BCE: Ipotesi stop a rialzi dei tassi con recessione profonda

La Bce, nel caso di una recessione mite, “dovrebbe continuare a normalizzare la politica monetaria” con tassi alti, ma “potrebbe decidere una pausa se vi fosse una recessione profonda e prolungata“: questa una deelle ipotesi avanzate nel Consiglio direttivo di ottobre, in base al resoconto del meeting pubblicato in data odierna. Nelle attuali condizioni, “tutti i membri del Consiglio hanno concordato che è giusto continuare a normalizzare la politica monetaria rimuovendo l’accomodamento”. E’ prevista una crescita bassa dell’ecconomia e un tass di inflazione alto anche se, dalla metà del prossimo anno, quest’ultimo dovrebbe iniziare a diminuire: in questo momento siamo vicini al suo picco. Ci sarà una probabile recessione per l’area euro; tuttavia le prospettive sono migliori ripretto alle precedenti previsioni in quanto non ci sarà il razionamento dell’energia ed è già in corso un calo del prezzo dell’energia. “Le previsioni della Bce e dell’Ue vanno nella stessa direzione, verso una crescita bassa dell’economia dell’Europa e un’inflazione alta”. Ad affermarlo e’ il vicepresidente della Bce Luis Guindos. “La situazione delle banche è buona – spiega – migliore di qualche anno fa” mentre “la maggior preoccupazione è per le imprese non bancarie e le famiglie a basso reddito”. In questo quadro “le politiche fiscali sono importanti e debbono essere attente, selettive e improntate alla crescita”. “L’inflazione incomincerà a diminuire nella prima metà dell’anno prossimo”. Afferma il vicepresidente della Bce Luis de Guindos all’Analysis Forum di Milano” “Probabilmente siamo molto vicini al picco – spiega – dipende da tanti fattori, tra cui l’andamento dei tassi, su cui è molto difficile prendere una decisione”. La crescita dell’area euro, dopo una stagnazione nel terzo trimestre, “per i due trimestri successivi punta verso un calo dell’attività economica”. E’ quanto emerge dalla riunione di fine ottobre della Bce secondo le minute del meeting. La sintesi fatta dal capo economista Philip Lane, tuttavia, indica che grazie alla discesa nelle ultime settimane dei prezzi energetici, e al mancato razionamento energetico che si era ipotizzato, “è uno scenario molto diverso da quello di un periodo prolungato di crescita negativa” e dallo scenario avverso descritto nelle stime macroeconomiche della Bce di settembre. La riduzione del bilancio della Bce è in arrivo: sottolinea de Guindos. “A dicembre ci sarà una discussione sul bilancio della Bce – spiega – e si va verso una normalizzazione della politica finanziaria, che è positiva”. “Le Banche Centrali – aggiunge – sanno quello che sta succedendo intorno”. De Guindos ha poi ribadito che l’impegno della Bce è di “tenere sotto controllo l’inflazione a sostegno della stabilità”.

By redazione

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