Il Medioriente arriva in Europa e dopo la partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv, un folto gruppo di criminali antisemiti e propal si sono scatenati contro i supporter israeliani, comprese intere famiglie. Tre israeliani risultano dispersi, mentre una decina sono stati feriti.
Le autorità olandesi erano state avvisate anzitempo, ma hanno preferito non intervenire “per non turbare l’opinione pubblica”. Già un mese fa, come ammesso dalla polizia del Paese dei tulipani, non vi erano state prese misure per contrastare gli agenti che si avrebbero rifiutato di proteggere le istituzioni ebraiche come il Museo dell’Olocausto di Amsterdam. Un mese dopo – sottolineano le massime autorità israeliane – si è arrivati ad un pogrom.
L’Ajax Amsterdam è inoltre soprannominata “La squadra del ghetto” per la sua storia e la presenza di famosi calciatori. I tifosi dell’Ajax hanno spesso esposto con orgoglio bandiere con la stella di David e intonano canti ebraici durante le partite, come risposta alle crescenti manifestazioni di antisemitismo profuse da altre tifoserie olandesi ed europee.
Le scene vissute ieri sera, in una città che contava più di 100.000 ebrei prima dell’invasione nazista e che nel mondo è nota anche per la storia di Anna Frank, potrebbero ricordare gli attacchi terroristici in Belgio e Francia negli anni 2015-16: in questo caso però si distingue come unico scopo, la “caccia all’ebreo”. Vi sono state delle frasi shock condivise dai tassisti di Amsterdam: “ne usciranno come ratti” scrive un conducente, “non c’è polizia, bloccate l’autobus dei giocatori ebrei” dice un altro.
Si disse dopo il Bataclan, che gli arabi si erano oramai impadroniti dell’Europa. Dopo il pogrom “avallato” dalle autorità olandesi, si può forse parlare dell’importazione della strategia terroristica simile al 7 ottobre 2023 al sud di Israele. Nel frattempo, alcune autorità israeliane si stanno recando ad Amsterdam, dove sono già arrivati due aerei per rimpatriare i tifosi del Maccabi.
Mentre arrivano filmati di quanto avvenuto, dall’attacco in massa contro la tifoseria israeliana, alla rincorsa di un padre che proteggeva suo figlio; si attendono novità in merito alle persone scomparse.
Non vi sono state finora delle reazioni da autorità politiche nazionali ed europee.