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Mai dimenticare il pogrom di Hamas del 7 ottobre

Mai dimenticare il pogrom di Hamas del 7 ottobre

Elena Lattes ha incontrato Ella Mor, zia di Michael e Amalia: due fratellini rispettivamente di 9 e 7 anni che sono riusciti a salvarsi nascondendosi dentro un armadio “proprio come al tempo dei nazisti”. La loro sorellina Abigail di 4 anni, invece, ha vissuto tra le grinfie dei terroristi di Hamas per quasi 2 mesi. I loro genitori sono stati barbaramente uccisi sotto i loro occhi. Per far conoscere in Italia la loro terribile esperienza, Ella Mor, zia dei bimbi, è intervenuta a Roma, Milano e Napoli: dare voce a tutte le vittime del tentato genocidio del 7 ottobre 2023.…
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Sostegno alla Comunità ebraica di Bologna

Sostegno alla Comunità ebraica di Bologna

Nella notte tra l’11 ed il 12 gennaio, la sede della Comunità Ebraica di Bologna è stata assalita, ovviamente senza alcuna giustificazione. La manifestazione che si è svolta tra le strade del capoluogo emiliano-romagnolo alla “memoria di Ramy” è stata il pretesto per molti criminali addestrati, per attaccare il quartiere ebraico. L’Unione Benè Berith Italiana si schiera al fianco degli agenti feriti in questa ed in altre manifestazioni similari e della Comunità Ebraica di Bologna. Questi frequenti atti di violenza gratuita non sono solo a carico delle istituzioni ebraiche presenti nel nostro paese, ma si tratta anche di attacchi rivolti…
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Ciao Furio!

Ciao Furio!

Nella mattinata di oggi è deceduto all'età di 94 anni Furio Colombo, assistito dalla moglie Alice e dalla figlia Daria. Marco Furio Colombo, noto anche con lo pseudonimo di Marc Saudade (Châtillon, 1º gennaio 1931 – Roma, 14 gennaio 2025), è stato un giornalista, scrittore e politico italiano. È stato collaboratore di numerosi quotidiani e riviste, corrispondente dagli Stati Uniti per La Stampa alla fine degli anni Ottanta del Novecento, direttore de l'Unità dal 2001 al 2005, fondatore ed editorialista de il Fatto Quotidiano dal 2009 al 2022; negli ultimi anni è stato editorialista de la Repubblica. Nato a Châtillon,…
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Obbligati a vivere tranquillamente

Obbligati a vivere tranquillamente

Sono tornato in Israele dopo quasi due anni per uno splendido motivo familiare. Sono infatti diventato padre di una madre, ma mi farò chiamare “nonno” solo quando parlerà il mio nipotino paradisiaco di nome Eden. Ho passato alcuni giorni in una località costiera del centro del paese. Dalle terrazze dei palazzi potevano sentirsi degli scoppi provenienti da Gaza, ma il vento del deserto porta ogni sorta di rumore anche da centinaia di chilometri. In tre delle quattro notti trascorse in un B&B, mi sono dovuto arrangiare nei 90 secondi che le sirene di allarme concedono per recarsi in un bunker.…
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La nuova caccia all’ebreo

La nuova caccia all’ebreo

La cara amica e collega Elena Lattes è andata a “pizzicare" un altro saggio molto interessante. L’ultimo lavoro di Pierluigi Battista, “La nuova caccia all’ebreo” è un libro veramente molto piccolo ma estremamente denso; ogni pagina è come se fosse un pugno nello stomaco, di quelli che lasciano senza respirare; è un grido di allarme, ma anche l’espressione di una solitudine provata da lui, da gran parte degli ebrei della Diaspora, dai tanti esponenti della sinistra israeliana e da pochi altri.  Leggendolo si avverte un senso di soffocamento, come se si fosse in un tunnel senza uscita, inseguiti da un mostro terribile deciso…
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Il buono, il brutto, il cattivo

Il buono, il brutto, il cattivo

Branduardi, il “menestrello” della musica italiana, ha inciso anni or sono “Alla Fiera dell’Est” e non tutti sanno che il brano è liberamente ispirato alla cena pasquale ebraica, o Seder - che ai cristiani ricorda l’ultima cena del Cristo - che viene cantato al termine della Narrazione di Pesach (Pasqua). Le dieci strofe narrano le vicende non di un topolino ma di un capretto, che ricorda l’agnello pasquale col cui sangue gli israeliti marchiarono le loro porte per salvarsi dallo sterminio dei primogeniti in Egitto. Il testo è una lunga metafora che, tramite personaggi che simboleggiano figure chiave della storia…
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L’occupazione anticulturale

L’occupazione anticulturale

Ennesimo liceo romano occupato per la Palestina. Ieri il turno del Cavour, dopo Gullace, Enzo Rossi, Albertelli e Plinio Seniore. L’occupazione è stata coronata in tarda mattinata da fumogeni ed il primo appuntamento con "alcol, musica e dj set aperto a tutti": grande scenografia la bandiera della Palestina.Ad indurre alla protesta più estrema, le decisioni di due assemblee a Villa Celimontana, dal titolo "occupiamoci del Cavour", che si erano svolte la scorsa settimana. Momenti di confronto serrati nei quali l'ordine del giorno si era incentrato su cosa fare "rispetto alla situazione interna". “Situazione interna”? Se di questo si tratta, spostatevi…
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Francesco si sta sbagliando

Francesco si sta sbagliando

Avrebbe fatto piacere se Bergoglio avesse scritto anche dell’Ucraina, delle azioni russe, delle repressioni in tanti stati arabi, della Corea del Nord, di quanti cristiani vengono uccisi in Africa. Papa Francesco vuole invece indagare se a Gaza è in atto un genocidio. Risponde Edith Bruck, sopravvissuta a diversi campi di sterminio nazisti, a cui lo stesso Francesco aveva fatto visita. “Francesco si sta sbagliando. A Gaza è una tragedia, ma è solo Hamas che vuole distruggere un popolo”. La tragedia è dettata da quel gruppo terroristico palestinese che sta al potere a Gaza ed è libero di sancire al mondo…
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Caccia all’ebreo ad Amsterdam

Caccia all’ebreo ad Amsterdam

Il Medioriente arriva in Europa e dopo la partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv, un folto gruppo di criminali antisemiti e propal si sono scatenati contro i supporter israeliani, comprese intere famiglie. Tre israeliani risultano dispersi, mentre una decina sono stati feriti. Le autorità olandesi erano state avvisate anzitempo, ma hanno preferito non intervenire “per non turbare l’opinione pubblica”. Già un mese fa, come ammesso dalla polizia del Paese dei tulipani, non vi erano state prese misure per contrastare gli agenti che si avrebbero rifiutato di proteggere le istituzioni ebraiche come il Museo dell’Olocausto di Amsterdam.…
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Il Trumpolino per la democrazia

Il Trumpolino per la democrazia

Chi ha a cuore la democrazia, la libertà di ogni forma religiosa, il rispetto dell’uomo, non può prescindere dal seguire gli esiti delle elezioni statunitensi, per sperare in un corretto ripristino delle relazioni con Israele, testimone di queste virtù nel Mediterraneo e nell’area mediorientale. Su “Il Fatto Quotidiano”, la vittoria repubblicana viene vista come un plebiscito nelle scelte degli israeliani. A loro dire il 70% della popolazione ha tifato per Trump, nonostante i “18 miliardi di dollari in varia forma, prevalentemente per rifornire lo stato ebraico di armi, bombe e munizioni”, “elargiti” recentemente – in tempi elettorali – dalla amministrazione…
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