
Frame----La Polizia Postale di Palermo e Trapani ha eseguito tre perquisizioni nei confronti di altrettanti soggetti, abitanti nei centri di Marsala e di Petrosino, per “revenge porn” ed altri reati in danno di almeno sei giovani donne. I soggetti, tutti con una età compresa fra i 30 ed i 36 anni, avrebbero ricevuto e divulgato fotografie delle vittime – ex fidanzate o semplici conoscenti degli indagati – anche ritratte prive di abiti, pubblicandole senza il loro consenso su un sito pornografico, all’interno di chat room dedicate allo scambio di materiale sessualmente esplicito. Le indagini sono state avviate dopo la denuncia delle giovani vittime, avvisate da un ragazzo di Marsala il quale, dopo un servizio televisivo della trasmissione “Le Iene,” aveva verificato la presenza su di un sito pornografico di fotografie di giovani donne del luogo e si era prodigato nell’ avvisarle. All’esito degli approfondimenti investigativi e degli accertamenti informatici eseguiti dalla Polizia Postale, la Procura della Repubblica di Marsala ha disposto la perquisizione nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili dei fatti. L’analisi dell’ingente materiale sequestrato agli indagati – costituito da smartphone, computer, tablet e altri dispositivi informatici - potrebbe consentire di evidenziare ulteriori analoghe condotte poste in essere dagli indagati in danno di altre vittime, ancora da identificare.
Roma, 13 dicembre 2022 – Oltre 600mila euro in poco più di un anno, ai danni di oltre 200 vittime, soprattutto stranieri. È il bottino di una banda che aveva messo in piedi una truffa legata a hotel fantasma a Roma e che è stata smantellata dalla Polizia a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. Sono 2 le persone arrestate, mentre altre 19 sono state deferite in stato di libertà. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi informatiche/telematiche e di riciclaggio di denaro, tra marzo 2021 e maggio 2022, attraverso siti e-commerce turistici. Sul caso si è attivata l’associazione Codici per fornire assistenza legale alle vittime. Stando a quanto scoperto dalla Polizia, la banda era stata costituita per creare falsi profili di strutture alberghiere inesistenti, successivamente pubblicizzati su vari circuiti di prenotazione alberghiere.
“Quello delle truffe degli hotel fantasma è un fenomeno sempre più diffuso – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e questa nuova vicenda lo conferma. Parliamo di strutture turistico alberghiere inesistenti, in zone centrali di Roma. Abbiamo attivato i nostri legali per fornire assistenza alle vittime, ma cogliamo l’occasione per rinnovare l’invito alla massima prudenza. Non bisogna fermarsi alle apparenze. È importante verificare l’affidabilità di un sito prima di procedere al pagamento e quando vengono richiesti dati personali allora è il caso di fermarsi e segnalare, perché è un campanello d’allarme, il segnale che qualcosa non quadra”.
Nella vicenda degli hotel fantasma a Roma, agli ignari clienti venivano richieste telefonicamente, attraverso raggiri, le credenziali delle carte di credito con relativi codici di sicurezza. Il tutto con il pretesto di esigere il versamento della caparra che sarebbe stata successivamente resa. In un secondo filone dell’articolata indagine effettuata a carico di due indagati sono stati, altresì, contestati i reati di indebito utilizzo di carte di credito, sostituzione di persona, insolvenza fraudolenta e frode informatica.
Gli Sportelli di Codici sono a disposizione per raccogliere segnalazioni e fornire assistenza in caso di truffe o problemi nella prenotazione di un hotel, anche nel caso del coinvolgimento di un’agenzia di viaggi. È possibile contattare l’associazione telefonando al numero 06.55.71.996 o scrivendo a segreteria.sportello@codici.org.