
L’ambasciata israeliana in Italia è “scioccata” dal fatto che un terrorista condannato e due organizzazioni terroristiche come “Al-Haq” e “Addameer”, entrambe parte dell’organizzazione terroristica “Fronte popolare per la liberazione della Palestina” (“Fplp”), siano state formalmente invitate a parlare davanti alla sottocommissione per i diritti umani del camera dei deputati presieduto da Laura Boldrini.
L’invitato a parlare, Shawan Jabarin, direttore generale di Al Haq, è un terrorista condannato del Fplp. Di lui nel 2009 la Corte Suprema israeliana ha scritto che “agisce come dottor Jekyll e Mister Hyde, a volte come amministratore delegato di un’organizzazione per i diritti umani”, e altre volte come attivista in un’organizzazione terroristica che non ha evitato omicidi e tentati omicidi e che non ha nulla a che fare con i diritti”, ricorda l’ambasciata in una nota.
“Questo invito – denuncia la rappresentanza – è un riconoscimento per il terrorismo e contrasta completamente con l’aspettativa dell’intera comunità internazionale di dissuadere e impedire alle organizzazioni terroristiche di operare dall’interno di strutture civili e di impedire che qualunque forma di finanziamento finisca nelle mani delle organizzazioni terroristiche.
Invece di dare un palco alle organizzazioni terroristiche, la sottocommissione dovrebbe dare un chiaro messaggio che chieda all’Italia di dichiarare che le organizzazioni terroristiche non saranno finanziate dall’Italia e che l’Italia taglierà qualsiasi legame con le organizzazioni terroristiche designate come tali, anche se queste nascondono le loro azioni con una copertura umanitaria.
I terroristi non possono dare lezioni alle democrazie sui diritti umani. Queste organizzazioni, infatti, utilizzano in modo improprio il termine di diritti umani, perché le loro attività escludono ebrei e israeliani da diritti fondamentali come il diritto a vivere senza essere uccisi”. (Ses/Adnkronos)