Francesco si sta sbagliando

Avrebbe fatto piacere se Bergoglio avesse scritto anche dell’Ucraina, delle azioni russe, delle repressioni in tanti stati arabi, della Corea del Nord, di quanti cristiani vengono uccisi in Africa.

Papa Francesco vuole invece indagare se a Gaza è in atto un genocidio. Risponde Edith Bruck, sopravvissuta a diversi campi di sterminio nazisti, a cui lo stesso Francesco aveva fatto visita. “Francesco si sta sbagliando. A Gaza è una tragedia, ma è solo Hamas che vuole distruggere un popolo”. La tragedia è dettata da quel gruppo terroristico palestinese che sta al potere a Gaza ed è libero di sancire al mondo delle news, quanto sono i morti, fra i quali bambini e donne, grazie alla sua faziosità.

Hamas è la base del 7 ottobre, di quando un massacro verso innocenti ha concesso di essere riportato alla luce, spesso avallato, l’antico antisemitismo. Dalle sue viscere si invoca l’eliminazione non soltanto dello Stato di Israele “dal Giordano al mare”, ma l’eliminazione di ogni ebreo, come presupposti di antiche dicerie e di recenti nazifasciocomunisti.

Israele continua la sua lotta poliziesca di colpire ogni terrorista. Avvisa sempre prima di scagliarsi contro edifici, tenta l’impossibile per salvare ogni innocente, che invece viene accompagnato alla morte proprio dai terroristi, per trovare presunte giustificazioni filopalestinesi, ma reali assoluzioni per la strategia del male dettata dall’Iran. Israele nonè in guerra contro delle popolazioni arabe.

Purtroppo, in questo mondo di Internet e di media convinti, non valgono le reali immagini di un ospedale utilizzato com covo di guerriglieri e deposito di missili, ma solo le riprese di telecamere piazzate ben prima, in scenari da Gazawood.

Caro Pontefice, nel suo nuovo libro avrebbe potuto inserire almeno quel 7 ottobre, giornata nera per l’umanità. Nonostante un rapporto della stessa ONU indichi come siano false gran parte delle notizie, perché propagate da fantomatici ministeri della salute di Hamas, viene ancora una volta visto il “popolo palestinese” come unica eterna vittima. Non per niente il sostegno al Papa viene dato dalla sinistra italiana (Avs), schierata da subito al fianco di Hamas. Lo stesso giorno del massacro al sud di Israele, abbiamo scritto “oggi terroristi domani poveri martiri”.

Ci rincresce la delusione provocata da quanto scritto di Francesco, ad Edith Bruck. Di lei che sprigiona dolcezza a profusione e che ha detto “se dite due popoli due stati, portate anche la bandiera israeliana oltre a quella palestinese”, ricordiamo come abbia concesso la pubblicazione di  due sue poesie al libro “I sogni interrotti” , dedicato proprio ai bambini trucidati  nei due kibbutz assaltati il 7 ottobre (https://www.diboi.it/index.php?route=product/product&product_id=129&search=i+sogni+interrotti).    

By Alan Davìd Baumann

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