L’ispettore Clouseau è giunto a Roma da pochi giorni, seguendo le tracce dell’inafferrabile nemico pubblico numero uno.
Una telefonata lo aveva avvertito di un presunto avvistamento al centro della città, nel grande e storico parco di Villa Borghese.
Mentre romani e turisti affollavano nel primo pomeriggio, sotto un freddo sole che ombreggiava gli abeti, i lecci e le querce da sughero del parco, si compiva il delitto: una donna di approssimativamente 67 anni, con le sembianze da giornalista, stava effettuando la sua quotidiana ginnastica, tralasciando il suo borsello con chiavi e telefono, nelle vicinanze.
Appena se ne è accorta, si è recata a sporgere denuncia presso il commissariato di zona.
Da chiarire – come riportato da alcune testate giornalistiche – se il furto sia stato commesso da una sola persona che, vedendo il borsello incustodito, si è avvicinata rapidamente impossessandosene o se, al contrario, i responsabili siano più persone e magari lo avevano già puntato e sono entrati in azione appena la proprietaria si è distratta un attimo.
Un articolo sul furto di una borsetta su testate nazionali potrebbe essere paragonato allo smarrimento di un mazzo di chiavi su un notiziario comunale dell’Aspromonte, 60 anni or sono. Per questo ci siamo permessi di scherzare coinvolgendo l’ispettore Clouseau.
Ora ci dispiace che la vittima sia stata Lilli Gruber, conduttrice televisiva della trasmissione Otto e mezzo, in onda su La Sette; già vittima nel 2008 di un altro furto mentre era europarlamentare. Ci dispiace per ogni persona derubata, scippata, alla quale è stato commesso ogni sorta di crimine. È soltanto sembrato “buffo” come la notizia sia apparsa su tutti i giornali, solo perché vittima è stato un volto noto. Se lasci le tue cose a distanza, in una metropoli come Roma, è difficile non rischiare di farsele derubare.
Tralasciamo che poi ci sia stato uno scontro politico tra la Gruber, Salvini e i Fratelli d’Italia, riguardo presunte “Manipolazioni di informazioni”. Torna in mente una citazione dal film: “Le donne sono come i carciofi: solo sfogliandole con cura arriverai al loro cuore!
Auguriamo alla Gruber di ritrovare le sue cose e tornare a Villa Borghese ad allenarsi, senza temere l’arrivo della Pantera Rosa.