Ha suscitato delle forti tensioni il divieto adottato dalla sindaca leghista di Monfalcone, Anna Maria Cisint contro la pratica del cricket, sport molto popolare nel sud-est asiatico. La notizia, apparsa in alcuni giornali europei, sottolinea come in questo comune friulano con trentamila abitanti, quasi un terzo sono immigrati, in gran parte bengalesi.
Il cricket è poco presente in Europa, fatta eccezione per la Gran Bretagna. Ciò nonostante, ha conosciuto un incremento a Monfalcone. La prima cittadina, arrivata alla guida del suo comune nel 2016 giustifica la decisione con l’assenza di spazi e la mancanza di soldi per costruire un campo per giocare a cricket. La pericolosità delle palle da cricket è stato un altro argomento utilizzato per la miglior comprensione di questa drastica decisione. I trasgressori che intendono praticare questo sport rischiano multe fino a 100 euro.
Anna Maria Cisint si è anche presentata alle elezioni europee del 2024, nelle circoscrizioni nord-est. E’stata eletta ed alla luce dei risultati, ha ricevuto complessivamente 42.000 preferenze: seconda nella coalizione solo a Roberto Vannacci. Ha aderito al gruppo Identità e Democrazia.
Le ragioni dell’interdizione del cricket hanno però delle argomentazioni più politiche. La popolazione di questa città è composta per il 30% da immigrati che lavorano per uno dei più grandi cantieri navali del mondo, il gruppo Fincantieri. La maggior parte di loro sono musulmani di origine bengalese, arrivati nel nord Italia alla fine degli anni Novanta, per costruire gigantesche navi da crociera. E il cricket è il loro sport nazionale. “(I bengalesi) non hanno dato nulla a questa città, alla nostra comunità” – è stato riferito in un’intervista alla BBC – Niente di niente. Sono liberi di andare a giocare a cricket altrove… fuori Monfalcone -.
La sindaca ha ricevuto minacce di morte ed è costantemente sotto la protezione della polizia. Più volte aveva denunciato “l’islamizzazione dell’Europa” e lo stile di vita “incompatibile” della comunità musulmana del Bangladesh in Italia.
La domanda significativa di manodopera straniera in Italia
– La nostra storia viene cancellata -, ha dichiarato anche la donna eletta al Parlamento europeo a giugno – È come se non avesse più importanza. Tutto cambia in peggio. Qui c’è un processo molto forte di fondamentalismo islamico. Una cultura in cui le donne sono trattate molto male e oppresse dagli uomini -. Tuttavia, la domanda di lavoro è forte in Italia, dove saranno necessari 280.000 lavoratori stranieri all’anno fino al 2050 per compensare il calo della forza lavoro locale. È così anche a Monfalcone, con il gruppo Fincantieri.
Non è la prima volta che Monfalcone è interessata da una polemica sull’immigrazione. Nel 2018 il governo cittadino ha stabilito un contingentamento di ammissione per i bambini di origine straniera in due asili nido pubblici della sua città. Nel 2023, quasi 8.000 persone hanno manifestato per le strade della città dopo la chiusura di due centri culturali islamici che fungevano da luoghi di preghiera per motivi di sicurezza. Anna Maria Cisint aveva giustificato la sua decisione affermando che “molte biciclette sono lasciate sul marciapiede” e sottolineando “cinque volte al giorno, anche di notte, preghiere ad alta voce”. La giustizia si è pronunciata a favore dei manifestanti e i due luoghi hanno riaperto i battenti