Uno dei passeggeri dispersi a bordo dell’Euroferry Olympia della Grimaldi, il traghetto andato a fuoco nelle acque davanti a Corfù, tra l’Italia e la Grecia, è stato trovato vivo.
Lo ha detto la guardia costiera greca all’Afp.
Il superstite è stato avvistato a poppa della nave e ha preso contatto con i soccorritori. La tv greca Skai conferma che il passeggero è stato soccorso e mostra una foto del sopravvissuto mentre scende dalle scalette della nave per raggiungere i soccorritori. La notizia, riferisce l’emittente televisiva greca, è stata confermata dal Ministro della Navigazione, Yiannis Plakiotakis.
“Per fortuna sono vivo”. Sono queste le prime parole dette dal sopravvissuto. Lo riferisce l’emittente televisiva greca Skai. L’uomo avrebbe anche detto ai soccorritori di aver sentito altre voci sul traghetto. Sarebbe in buona salute ed è stato portato in ospedale per controlli.
Il sopravvissuto trovato a poppa della nave Euroferry Olympia, in fiamme dall’alba di venerdì a largo di Corfù, ha 21 anni ed è bielorusso. Lo ha detto lui stesso alla Guardia costiera greca che lo ha individuato e salvato dalla poppa della nave. Le autorità sperano che il sopravvissuto possa dare informazioni sugli altri 11 dispersi che potrebbero essere prigioniere nel traghetto dal quale stamane usciva ancora un denso fumo.
“Ho mandato un sms di addio a mia moglie. Ero convintissimo che la morte ci prendeva tutti”, ha detto un autotrasportatore superstite dell’incendio di Euroferry Olimpya che questa mattina è sbarcato al porto di Brindisi insieme ad altri autotrasportatori salvati dal rogo della nave. “Ci hanno chiamato – ha raccontato Vittorio Padrevino parlando con i giornalisti che attendevano sul molo – ci hanno diviso in due gruppi e poi c’è stato l’abbandono nave. Ho pensato di morire, la morte l’abbiamo vista”. “Qualcuno ha tentato di andare ai camion – ha aggiunto – per recuperare soldi, documenti, patenti. Non abbiamo più documenti, licenze comunitarie importanti. L’organizzazione è stata stupenda, sono stati bravissimi, ragazzi giovani molto in gamba.”. “Ogni settimana – ha detto ancora – faccio questa tratta, non avrei mai pensato una cosa del genere dobbiamo ringraziare Dio”. “Ho pianto, non so quanto ho pianto. Tutti abbiamo pianto – ha concluso – anche i più forti. Non vedo l’ora di tornare a casa. Noi italiani ci siamo ritrovati e dati
